Scritto da Andrea Luzzi
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Tutti abbiamo un sogno. O almeno lo abbiamo avuto. Una passione, un desiderio, una vocina nella testa che ci spinge a fare delle scelte, perché sa meglio di noi cosa potrebbe renderci felici. Ma poi ci troviamo a fare i conti con la realtà. Pressioni, paure, rabbia e stress della vita di tutti i giorni spesso portano i desideri ad assopirsi.

Ecco, Sean Wotherspoon rappresenta ciò che la maggior parte degli appassionati di scarpe e streetwear non è riuscita a diventare.

Lui è il sognatore, il vero rivoluzionario.

La passione e la dedizione sono le sue due uniche muse ispiratrici, che gli permettono di realizzare i suoi progetti. Tutto ha inizio nel 2013, con la fondazione dell’ormai celebre Round Two a Richmond, Virginia. Sean, Chris e Luke decisero di aprire uno store interamente dedicato allo sportswear vintage. Compravano e vendevano oggetti provenienti da tutte le epoche e attraverso il passaparola dei clienti raggiungono traguardi altissimi. Il loro secondo store a Los Angeles vanta tra i propri clienti alcune delle più influenti celebrità del panorama mondiale: da Lil’ Yatchy a Travis Scott, da Ian Connor ad Ariana Grande. Il tutto tenendo sempre in mente l’obiettivo principale del negozio, “looking good at an affordable price”.

Il successo dello store e l’implacabile passione di Sean per il vintage sfociano in uno stretto rapporto con Nike, brand di fiducia e di riferimento, che lo inserisce nella lista dei cosiddetti Revolutionairs. Ciò gli dà la possibilità nel 2016 di partecipare al concorso Vote Forward insieme ad altri artisti, designer e dj. L’obiettivo del contest è quello di radunare i creativi più influenti sulla scena per reimmaginare la nuova Air Max.

La sneaker progettata da Sean Wotherspoon riceve apprezzamenti dal mondo dello streetwear e dagli amanti di simili pezzi d’arte. Sì, 'pezzi d’arte', perché il progetto di Sean Wotherspoon non nasce da una ricerca a tavolino, bensì da anni di ammirazione e amore verso ciò che lo circonda. I colori brillanti, la novità del velluto a coste e la peculiare combinazione della suola di un AM1 con la tomaia della AM97 la rendono un must have già prima dell’ufficialità della release, avvenuta durante l’Air Max Day 2018.

L’arte di Sean Wotherspoon diventa per tutti inconfondibile. Si distacca dagli standard. Sensazioni, esperienze e frame sparsi dell’immaginario collettivo diventano i veri protagonisti della scena e danno insieme vita alle Air Max 97/1 SW.